LE CAUSE DELLE ALLUVIONI IN AUSTRALIA E NEL MONDO
Più di 480 morti nella Regiao Serrana, l'area montana intorno a Rio de Janeiro. Un milione di alluvionati in Sri Lanka (23 le vittime), 964 mm in 5 giorni a Batticaloa. La tempesta Vania porta forti piogge in Nuova Caledonia. Fino a 1 metro di neve in Massachussets, 37 cm a Boston. Molta neve anche nel Connecticut e nel Maine, record riferiti al 12 gennaio anche per New York. Gran caldo in Spagna (Murcia 23°C), Francia (Montpellier 19°C) e Germania. Freddo in Cina sudoccidentale, Laos e Vietnam.
Oltre 480 persone sono morte (ma il bilancio è provvisorio) nel Brasile sudorientale per le frane e le inondazioni conseguenti alle forti piogge di mercoledì 12 gennaio. 214 vittime si sono avute a Nova Friburgo, 206 a Teresopolis, 39 a Petropolis, tre cittadine situate sulle montagne intorno a Rio de Janeiro, nella regione della Regiao Serrana. Migliaia i senzatetto. Il collasso della rete elettrica e del sistema delle comunicazioni, con la distruzione di molti ponti e strade, ha fortemente ostacolato il lavoro dei soccorritori. Una parte di Teresopolis, il quartiere Campo Grande, rimane completamente isolata e i soccorritori devono ancora giungervi. A Nova Friburgo, un bimbo di 6 mesi è stato estratto vivo dalla macerie di una casa dopo esservi rimasto 12 ore. In tutte e tre le città maggiormente colpite. A Teresopolis sono caduti 144 mm di pioggia in 24 ore, ma probabilmente localmente si sono superati i 300 mm in 24 ore. Non lontano da Sao Paulo, l'altra grande metropoli del paese, 102 mm in 24 ore a Sao Carlos.
Forti piogge anche in Nuova Caledonia per il transito della tempesta tropicale Vania. Tra le 18 GMT di mercoledì 12 e la stessa ora di giovedì 13 gennaio, registrati 177 mm di pioggia a La Roche Ile Mare, 73 a Moue Ile des Pins, 48 a Noumea. Ma nei "mari del sud", tra le 12 GMT di mercoledì e la stessa ora di giovedì, da registrare accumuli importanti anche nelle Tonga (Fua'amotu 93 mm), nelle Figi (Nandi 74 mm) e nelle Vanuatu (Pekoa Airport Santo 59 mm).
Gran caldo in Spagna. Giovedì 13 gennaio, 22,6°C a Murcia, 22,1°C a Tortosa, 21,5°C a Valencia, 19,7°C ad Alicante, 19,2°C a Gerona. Sono valori 4°/5°C superiori alle medie di gennaio. Caldo anche nel sud della Francia: Montpellier 19,2°C, Nimes 18,5°C, Perpignan 18,4°C, Marsiglia 18,0°C. [Tratto da Meteogiornale.it]
Quali le cause di queste tragedie?
Nel caso delle alluvioni del Brasile le responsabilità sono esclusivamente umane, legate al consumo di un territorio fragile dal punto di vista idrogeologico. Gli insediamenti, che si sviluppano senza nessun criterio urbanistico, legati alla povertà imperante, occupano porzioni di territorio ad altissimo rischio, e spesso, sorgono proprio in zone di raccolta delle acque di scolo, che formano poi veri e propri torrenti e cascate di acqua, che finiscono inesorabilmente per travolgere ogni cosa. E altrettanto spesso si costruisce, come purtroppo accade anche in Italia, nelle aree golenali, che nelle regioni tropicali si trasformano, per vastità e portata delle acque, in zone interamente ricoperte dalle acque che possono raggiungere diversi metri di altezza, portandosi a valle ogni ostacolo che incontrano sul loro cammino.
Le devastanti alluvioni che stanno interessando lo Stato australiano del Queensland sono determinate da un episodio di Niña decisamente forte. Le previsioni appaiono poco incoraggianti anche per i prossimi mesi.
Ma cos'è la Niña? Tecnicamente è considerato un processo climatico che coinvolge le regioni dell'Oceano Pacifico. Si verifica quando le temperature subsuperficiali della porzione orientale oceanica sono più fredde del normale. Attualmente si registrano valori di circa 4 °C inferiori alla media. Di contro, le temperature subsuperficiali della porzione orientale del Pacifico risultano più calde del normale. Ovvero le aree marine adiacenti all'Australia e al Sudest Asiatico.
In condizioni di "Niña strong", gli alisei soffiano con intensità maggiore rispetto a condizioni di normalità. Gli alisei sono i venti associati alla Cella di Hadley, una delle 3 macrocelle che compongono la circolazione generale dell'atmosfera (le altre due sono la cellula delle medie latitudini e la cella polare).
Nell'emisfero boreale soffiano da nordovest verso sudest, nell'emisfero australe spirano in direzione opposta. Ovvero da sudest verso nordovest. Sono venti determinati dalla differenza di pressione - o gradiente barico orizzontale - tra le fasce tropicali e quelle equatoriali.
Durante la Niñala piovosità è più alta in Estate e durante l'Autunno nelle zone settentrionali e orientali dell'Australia. Ne deriva che in fasi di "Niña strong" le precipitazioni possono assumere connotati di eccezionalità. È la ragione per la quale il 2010 è risultato il terzo anno più piovoso di sempre e nel Queensland il mese di Dicembre è stato il più piovoso della storia. L'eccezionalità è evidente se si considera che è uno Stato posto a latitudini tropicali, ovvero in una fascia notoriamente secca.
Le precipitazioni dell'ultimo mese hanno raggiunto accumuli medi di 600 mm, con picchi di oltre 800 mm. 400 mm sono caduti nell'arco di una sola settimana, un quantitativo così grande che anche in condizioni idrogeologiche ideali avrebbe causato tremende inondazioni. [Tratto da MeteoGiornale.it]
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